Come disinfettare gli spazzolini da denti: ecco i cinque trucchetti utili

Sarà sicuramente successo a chiunque almeno una volta di chiedersi quanto sia igienico il proprio spazzolino, vero? E ovviamente non parliamo della possibilità di dimenticarsi di pulirlo, ma del fatto che, utilizzandolo quotidianamente per rimuovere i batteri dalla bocca, il nostro fidato strumento possa trasformarsi in un vero e proprio covo di germi.

È una possibilità concreta. Lo poggiamo dappertutto, e magari lo riponiamo anche in luoghi molto prossimi al water, che ovviamente non è l’ambiente più igienico della casa (e va sottolineato che il bagno è un ambiente umido, il che favorisce la proliferazione dei batteri). Insomma, sarebbe opportuno dargli una bella ripulita ogni tanto, o meglio ancora, disinfettarlo.

In realtà, non è affatto qualcosa di difficile, e non servono neanche tutte quelle soluzioni carissime che si trovano oggi in commercio, con etichette imprecise e dai nomi pomposi che invogliano all’acquisto. Spesso è sufficiente anche un po’ di aceto, del bicarbonato o dell’acqua ossigenata, cose che probabilmente abbiamo già in casa. Non è necessario neanche farlo ogni giorno, basta anche una volta a settimana.

Come pulire lo spazzolino

Se ci si è ammalati può essere utile dargli subito una bella disinfettata, altrimenti si rischia di ritrasmettere eventuali virus o batteri proprio tramite il nostro spazzolino. E poi, magari, può capitare di notare come le setole inizino a deteriorarsi, a piegarsi, a perdere la rigidità iniziale come quando l’abbiamo comprato. In questi casi è meglio gettarlo e prenderne uno nuovo.

Ovviamente, anche pulendolo a dovere, se il nostro spazzolino fosse troppo vecchio, non sarà mai al massimo della sua efficacia. Un tempo le nostre nonne non avevano disinfettanti super moderni, potevano contare su alcuni elementi come aceto, bicarbonato e acqua ossigenata e con questi riuscivano a fare meraviglie, senza complicarsi troppo la vita.

Ancora oggi, però, queste soluzioni funzionano. Sono economiche, semplici da usare, e tanto per cambiare si trovano praticamente in ogni casa. C’è anche il vantaggio, quindi, di non dover nemmeno fare una corsa al supermercato per trovare il prodotto giusto, poiché, come abbiamo evidenziato, probabilmente sono già in nostro possesso.

Disinfettare il nostro spazzolino

Non è niente di troppo complesso, e sicuramente non serve essere un esperto di pulizia per farlo. Prima però, è bene ricordare una cosa fondamentale: se le setole sono danneggiate, non c’è rimedio che tenga, è proprio il caso di sostituirlo, altrimenti lo spazzolino non svolgerà più il suo compito correttamente, e la tua igiene orale ne risentirà.

Un consiglio utile? Sostituirlo ogni tre mesi. Costa poco (solo il prezzo di un nuovo spazzolino) e ci si assicura che lo strumento principale per la nostra igiene dentale sia sempre al top. Ma parliamo dei metodi veri e propri. Uno dei più semplici è quello con l’aceto bianco. Basta un po’ di aceto in un bicchiere, immergere lo spazzolino e lasciarlo lì per un paio di minuti.

L’aceto ha un potere disinfettante naturale, capace di eliminare molti batteri, assicurandoci in questo modo uno spazzolino igienizzato. Poi c’è l’acqua ossigenata, che può sembrare strano, ma in realtà è un’altra di quelle soluzioni che possiamo effettivamente mettere in pratica. Anche in questo caso basta immergere il nostro spazzolino in un bicchiere con dell’acqua ossigenata e lasciare agire per alcuni minuti.

Prendersi cura del proprio spazzolino

Vediamo invece il bicarbonato di sodio. Può sorprendere sapere che, oltre a contrastare il calcare, il bicarbonato è anche un valido alleato contro i batteri. Basta aggiungere un po’ d’acqua, immergere lo spazzolino nella miscela e lasciargli fare la sua magia. Eventualmente, poi, c’è anche l’olio essenziale di tea tree, che ha proprietà antibatteriche potentissime.

Non è una soluzione tra le più comode ma quando si vuole fare le cose al meglio si tratta di uno dei rimedi top. C’è anche un altro metodo che non tutti considerano ma che può essere davvero efficace: l’ebollizione. Si tratta di un altro rimedio molto semplice: si fa bollire dell’acqua, la si versa in un contenitore adatto e si immerge lo spazzolino per qualche minuto.

L’alta temperatura uccide la maggior parte dei batteri, e il nostro spazzolino risulterà praticamente sterilizzato. Unico appunto, facciamo attenzione, poiché la plastica potrebbe risentirne, se non di buona qualità. Un aspetto da non dimenticare, e che molti trascurano, infine, è l’asciugatura. Lo spazzolino deve essere ben asciugato dopo averlo pulito.

Uno spazzolino pulito significa un sorriso sano

Ricordiamo che lasciarlo in un bicchiere chiuso o in un posto senza ventilazione, è come invitare i batteri a banchetto. Meglio usare sempre un portaspazzolino che permetta all’aria di circolare. E soprattutto, teniamolo il più lontano possibile dal water. Pulire lo spazzolino non è una missione impossibile e alcuni piccoli gesti possono fare la differenza.

Un sorriso sano, come si può immaginare, dipende da uno spazzolino pulito e igienizzato. Ricordiamo sempre che si tratta di un oggetto da usare per la pulizia del cavo orale. Bastano pochi minuti a settimana, niente stress, e staremo tranquilli per un po’ di tempo, fino alla prossima pulizia. Pensandoci bene, non c’è motivo per non farlo, no?

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